Giuseppe Falcomatà
Reggio Calabria: Ballottaggio fra falcomatà e minicuci

A Reggio Calabria, domenica 4 e lunedì 5 ottobre, si va al ballottaggio fra  Giuseppe Falcomatà ed Antonino Minicuci per l’elezione a Sindaco.  Al primo turno, avevano votato il 67% degli aventi diritto.

Giuseppe Falcomatà, che è un giovane avvocato reggino, sindaco uscente, viene dall’attività politica svolta accanto agli studi e alla professione svolta. Il blocco di centrosinistra lo ha sostenuto al primo turno. Ha sostanzialmente vissuto a Reggio ed ha mandato in porto il primo mandato elettivo nonostante le gravi difficoltà incontrate.

Comune sciolto per mafia nel 2013

Prima di lui, il Sindaco era Demetrio Arena, del PDL a guida Forza Italia. Nel 2013 il Comune fu sciolto per mafia e in seguito si è arrivati alle elezioni di Falcomatà. Il Comune lasciato da Arena aveva debiti per 400 milioni di euro ed uno stato di sfascio dei servizi, sia funzionale che organizzativo.

Antonino Minicucci, il calabrese leghista

Antonino Minicuci è si calabrese di Melito Porto Salvo, ma ha vissuto facendo il Segretario Comunale quasi esclusivamente nel Nord Italia, arrivando a fine carriera ad Ascoli Piceno. E’ attualmente in pensione, ed anche in questa condizione ha scelto di fare attività di Segretario in Liguria per un anno.

Da poco tempo esiste l’Associazione da lui presieduta che si interessa dei calabresi in Liguria. Nel frattempo, oltre a non avere riscontri di sue attività sociali e politiche, rileviamo una sua passione sfrenata dell’ultimo momento per Salvini ed il salvinismo. E’ sostenuto al voto dal blocco di centrodestra.

Sosteniamo Giuseppe Falcomatà

Sosteniamo apertamente la candidatura a Sindaco di un giovane politico autenticamente del Sud, che al Sud è restato per lavorare e dare un contributo alla sua città d’origine, mettendoci la faccia quando la città era allo sfascio e piana di debiti. Sostenere oggi il blocco politico di chi ha creato sfascio, debiti e scioglimento per mafia non è per noi.

Abbiamo visitato Reggio Calabria da poche settimane e abbiamo ascoltato i nostri militanti e simpatizzanti calabresi. Il sindaco ha tenuto il debito sotto controllo e l’impressione è stata che, per quanto possibile, ha fatto recuperare il decoro della città. Crediamo che si debba dare, assieme ai 200 milioni di euro in arrivo dal Governo per questo Comune, ancora credito al giovane politico del Sud.

Non possiamo sostenere, invece, un leghista dell’ultima ora, addirittura votato al salvinismo, che “torna” dopo una vita a svolta a lavorare e servire i Comuni del ricco e tranquillo nord. Minicuci dopo la pensione vuole tornare a Reggio Calabria per fare un’attività che conosce da tecnico, senza averci mai messo la faccia da politico.

— Alessandro Citarella,  Segretario Politico dei Meridionalisti

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