La Diga di Campolattaro - De Luca e Salvini

Il governatore Vincenzo De Luca e il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, si sono incontrati in occasione della visita di quest’ultimo alla Diga di Campolattaro (BN) il 19 gennaio 2024.

De Luca in versione meridionalista

È da qualche mese che il governatore della Campania è tornato alla carica contro le autorità nazionali. Rivedere De Luca in versione meridionalista ed ascoltarlo mentre sarcasticamente citava dati indiscutibili sulle attività del Governo in funzione anti-meridionale e filo leghiste, è stato un piacere, anche se ci ha provocato un pizzico di rammarico. Secondo De Luca, il governo Meloni sostiene le posizioni leghiste rispetto all’autonomia differenziata e agisce in modo centralista quando si tratta di togliere fondi al Sud. Rilanciamo qui il video del combattivo governatore durante l’incontro di Campolattaro.

Il nostro rammarico

Ci dispiace che De Luca abbia aspettato circa 8 anni per riprendere posizioni politiche (simil)meridionaliste. Ricordiamo, infatti, la vicinanza, i temi condivisi e l’appoggio che ebbe da diverse formazioni meridionaliste nelle elezioni regionali del 2015. Purtroppo, non tenne fede ai patti. Alcuni suoi collaboratori sabotarono le liste meridionaliste con “errori” burocratico/amministrativi in fase di presentazione delle liste. Probabilmente con lo scopo di dare maggior spazio e supporto, all’ultimo minuto, ad un “alleato” dell’ultima ora, Ciriaco de Mita. Se non fu così, sicuramente fu una strana coincidenza. Lui si scusò più tardi con i meridionalisti, ma ormai il danno era stato fatto. Vogliamo guardare con fiducia ed ottimismo a questo suo ritorno, sperando che non sia solo in funzione alla candidatura ad un terzo mandato da presidente della regione.

La Diga di Campolattaro dopo 60 anni

E ora veniamo alla diga. Siamo contenti che dopo quasi 60 anni si va (forse) verso il completamento dell’opera. Leggiamo sul sito del Comune di Campolattaro che il “Piano regolatore generale delle acque approvato dal Ministero dei lavori pubblici nel 1962, per rispondere al fabbisogno idrico del Sud fino al 2000, prevedeva, nel territorio della Provincia di Benevento, la costruzione di alcuni invasi.” Siamo nel 2024, e sembra che si vada verso il completamento dell’opera.

La diga forma un lago artificiale di 7 chilometri quadrati. Fornirà acqua potabile a più di 500 mila cittadini e potrà irrigare oltre 15 mila ettari di terreni agricoli nel beneventano. Sarà costruita una derivazione di 7,5 km per poter utilizzare gli oltre 100 milioni di metri cubi di acqua presenti nell’invaso. Saranno convogliati circa 6.500 litri d’acqua al secondo sino all’area impianti del comune di Ponte.

La Diga di Campolattaro nei piani regionali

Secondo i piani della Regione Campania, “La nuova risorsa sarà essenziale per contribuire a mantenere in equilibrio il bilancio idrico potabile della Campania, oggi compromesso dall’instabilità delle importazioni della sorgente del Biferno. La risorsa molisana, soprattutto durante il periodo estivo, riduce notevolmente la sua portata. L’invaso di Campolattaro, con i suoi 2.800 litri d’acqua al secondo, compenserà largamente il disavanzo, consentendo alla Campania di non subire stress idrici nel prossimo futuro.”

Il commento di Salvini

L’invaso di Campolattaro, si legge in una nota del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT), è “un’opera attesa da 30 anni dal territorio e che è stata sbloccata nei mesi scorsi”. Al sopralluogo di Salvini erano presenti il presidente della regione De Luca, il commissario Attilio Toscano, i sindaci del territorio e i vertici delle aziende operanti. “Oggi – prosegue il comunicato – i lavori per il completamento della diga sono pronti a ripartire. Dopo le positive conclusioni della conferenza di servizio e l’approvazione del progetto di fattibilità economico-finanziaria da parte del commissario straordinario sono stati aggiudicati i primi tre lotti per un valore di 500 milioni di euro. L’opera di competenza del MIT, dal valore di 700 milioni di euro, è finanziata per 500 con fondi PNRR, FSC e Fondo opere indifferibili e partecipata per il restante da Regione Campania”.

Vedremo…