Ebru Timtik
Ebru Timtik muore dopo 238 giorni di sciopero della fame

Giovedì 27 agosto è morta l’avvocata turca di etnia curda Ebru Timtik. Il 14 agosto i giudici le avevano negato la libertà. È morta dopo 238 giorni di digiuno. Secondo i giudici della Corte Suprema turca non vi erano condizioni di pericolo per la sua vita. All’Ospedale Sadi Konuk hanno tentato inutilmente di rianimare una donna giovane che era ridotta a soli 30 kg di peso.  L’Istituto turco di medicina forense aveva dichiarato che le condizioni di salute dell’avvocata non erano compatibili con la detenzione.

Ebru Timtik aveva convinzioni politiche diverse da quelle dell’attuale regime. Difendeva prigionieri politici, non solo curdi, ma anche giornalisti, avvocati, sindacalisti, politici e pubblici impiegati.  Gente imprigionata in base a precise liste di “arresti di massa” stilati dai servizi segreti di Erdogan.

Ebru Timtik in galera perché aveva difeso i diritti civili

Quando è toccato a lei per il supporto dato ad organizzazioni che hanno intenzioni di sovvertire l’attuale stato di cose, non le è stato possibile difendersi ed ha subito una condanna a ben 13 anni e mezzo di prigione.

Definisco questo uno sconcio paragonabile a quanto facevano i regimi di Pinochet e Videla in Sud America.  Infatti, oramai sono decine di migliaia i cittadini turchi finiti in carcere e di cui spesso non si hanno più notizie.

L’attuale governo italiano si nasconde

Nel 1998, il primo ministro Massimo D’Alema si scagliò con veemenza e continuità contro il governo turco per la vicenda Ocalan. Fece anche imporre un boicottaggio pesante e lungo per i modi di agire di quel governo.

Oggi abbiamo un governo che continua a fare affari con questo regime dittatoriale senza avere nessun rispetto verso i Diritti Umani. Nemmeno quando si tratta di quelli degli italiani.

Ad ottobre, mentre Conte taceva girato altrove, Di Maio disse che avrebbero in futuro fatto qualcosa per decreto. Ad oggi nulla è stato fatto, nemmeno una dichiarazione che potesse disturbare il dittatore turco. Lo struzzo politico italiano non ha osato fiatare nemmeno in ambito UE ed in quello NATO.

Siamo al fianco dell’opposizione democratica ad Erdogan in Turchia e stigmatizziamo con forza il comportamento di supporto a questo regime dittatoriale del Governo italiano. Questo governo ha chiaramente un debole con i dittatori, siano cinesi, libici, turchi o arabi. Ed a noi, cittadini liberi e democratici, non piacciono affatto gli amici ed i succubi dei dittatori.

Alessandro Citarella — Segretario Politico dei Meridionalisti Democratici