sanità in campania

Rilanciamo l’articolo del nostro segretario politico, Alessandro Citarella, presidente uscente del Comitato Sanità Campania, pubblicato da “Cronache di Napoli” il 31 gennaio 2019, sulla condizione della sanità in Campania.

Sanità in Campania – il fallimento di De Luca

Oggi c’è stata la verifica, per noi tecnica, delle parole importanti di chi di fatto governa da Presidente e da Commissario la Campania. “Fra due anni avremo la migliore sanità italiana”. Obiettivo non solo fallito ma purtroppo le cose sono solo peggiorate stando ai numeri, ai report dei media (molto seri e distaccati nella cronaca) ed alla percezione dei cittadini, degli amministratori locali, dei lavoratori, dei volontari oltre che della politica nazionale. Non salviamo nemmeno loro, che ad oggi hanno addirittura rallentato l’azione pur avendo la possibilità di legiferare.

sanità in campaniaOttimo lavoro dei giornalisti che hanno prodotto uno speciale report, sintetico e asettico ma anche molto chiaro, degli ultimi 3 anni della Sanità in Campania. Bravi giornalisti e giornali!

Anche noi del Comitato Sanità Campania abbiamo tenuto rapporti con tutti ma anche una corretta equidistanza dai partiti, dai sindacati e dalle istituzioni — siamo stati ricambiati correttamente in questo anche se le Istituzioni ci hanno quasi solo tenuti lontano.  Al contraio, abbiamo aiutato un “sistema , prioritariamente quello dei cittadini-azionisti, poi quello degli amministratori, degli operatori e della politica a cercare di affrontare assieme i problemi da quelli pratici a quelli complessivi.

Sanità in Campania: Il ruolo dei media

In questo senso molto è stato fatto. Grazie ai media in particolare, tranne che per una TV nazionale che opera in Regione che ha sempre dato versioni quasi di parte, forse per legami con l’attuale management amministrativo in Regione Campania? Che hanno fatto davvero tanto per far vedere cosa non va, fino nei dettagli e cosa va fatto. Non è servito…

Il “sistema” governato da vecchi satrapi che sono ancora al loro posto facendo i Manager (qualunque azienda privata li avrebbe messi alla porta a vedere i risultati) è ancora li e le speranze di tanti riposte nello “sceriffo” non hanno prodotto altro che un peggioramento.

Bocciato da tutti, questo è il “sistema” che governa. Ed è questo, con tanto di nomi e cognomi, da levare di mezzo, il marcio che bisogna cambiare tutto assieme, buttandolo via. Ci lascia anche pensare molto il mancato intervento della Politica vera, che NON ha tolto i vincoli di bilancio nemmeno facendo un “decretino ad hoc” e che lascia il Sud senza trapianti di cuore… così come il non-intervento della Giustizia, che ha tanto materiale su cui lavorare… ma che accade? Accade che il “sistema” è probabilmente interconnesso con gli altri sistemi, ad esempio con quello che avrebbe dovuto far funzionare i depuratori o controllare l’inquinamento e non lo ha fatto… SI CAMBI, perchè la chimera del “privato” è tale e resta tale. Un Privato integrato in quota parte e basta.

Il Sud è suddito

In un paese dove il SUD è SUDDITO anche con i politici occorrono non atti di forza ma atti di legge. Servono nomine di uomini veri a Commissari (e ce ne sono al Sud). Abbiamo bisogno di Parlamentari che non tollirano più “turisti della Sanità” che dal Sud obbligata ad andare in Lombardia o nel Veneto. Se vogliono i nomi dei “cattivi” li abbiamo; e se vogliono i nomi dei “buoni” li hanno già…

Non è accettabile, né ieri e nemmeno oggi. Buon compleanno ai malati di serie B, me compreso: siamo rimasti delusi e adesso vogliamo GIUSTIZIA!

E senza astio per nessuno, tanto ci siamo abituati alle bugie dei governanti. Alla prossima,

Alessandro Citarella
Presidente del Comitato Sanità Campania

Di Meridem