covid-19

L’orribile prima pagina di Libero, dove s’inneggia all’Unità d’Italia, attraverso la diffusione del COVID-19 nelle regioni del Sud, è sintomatica.  Vittorio Feltri, come tanti suoi compari leghisti, resta ancora impunito. Alcuni giornalisti, perfino del Nord, chiedono la sua testa, perché il troppo è troppo. Lo sdegno, anche in questo caso, dura per poco. Si ritorna alla routine, con Feltri che continua ad offendere i meridionali, i quali subiscono senza fiatare. Rimangono soltanto le straordinarie imitazioni di Crozza.

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Le misure del Governo e i viaggi verso Sud

Quando il governo Conte ha giustamente ridotto la libertà di movimento per contenere la diffusione del COVID-19, cosa hanno fatto le autorità nel Nord?  Hanno permesso a migliaia di nostri connazionali meridionali di tornare a casa, a Sud, lasciando le zone rosse.  Nulla da ridire sul diritto di tornare a casa. Anche gli americani all’estero potranno tornare negli USA. Però, saranno identificati e dovranno stare in isolamento nel proprio domicilio per 14 giorni. Sempre se non ci siano già sintomi influenzali, nel qual caso si fanno controlli sanitari più approfonditi.  Invece, cosa fanno le autorità nel milanese? Nulla. Avviene l’assalto ai treni per il Sud.  Tocca ai presidenti delle regioni del Sud chiedere la massima collaborazione a chi è tornato a casa. Migliaia di meridionali hanno accolto l’appello e si sono messi, disciplinatamente, in auto-isolamento domiciliare. Sicuramente ce ne saranno tanti che non lo hanno fatto.

Le mascherine della Campania

Il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha denunciato che le 70.000 mascherine acquistate dall’Asl Napoli 2 da un fornitore italiano è stato bloccato dalle forze dell’ordine o dalla Protezione Civile e destinato altrove.  De Luca spiega: “Dobbiamo capirci: le forniture che strappiamo sul mercato devono essere garantite, nessuno ci deve dare fastidio, non è tollerabile che ce le sequestrano se le abbiamo reperite noi nel mondo.”  Eppure, secondo il Presidente De Luca, “La Campania è stata la prima Regione a dare disponibilità di posti letto in terapia intensiva per i politraumatizzati così da liberare posti a favore di Lombardia, Emilia e Veneto. Ci siamo mossi con solidarietà ma questo non significa essere presi in giro.”

Ad oggi, soltanto il capogruppo regionale grillino Valeria Ciarambino e il Portavoce alla Camera del MoVimento 5 Stelle Andrea Caso, membro delle Commissioni Finanze ed Antimafia, hanno contraddetto quanto affermato da De Luca.  Nell’ottica della massima trasparenza, sarebbe necessario un chiarimento istituzionale sulla vicenda.

Massima solidarietà, ma occhi aperti

I popoli del Mezzogiorno hanno una lunghissima tradizione di solidarietà nei confronti di chi soffre, di chi è colpito da guerre e calamità naturali. I meridionalisti sicuramente non vogliono la guerra con nessuno, né con lo Stato italiano né con altri.

Tuttavia, è bene che i politici leghisti di ogni specie si ricordino che Matera e Napoli furono le prime città in Europa a liberarsi dai nazisti, da sole, nel settembre del 1943.  I meridionali, quando arrivano alla disperazione sanno usare anche le maniere forti.

Ed è con questo spirito che vogliamo leggere la dichiarazione di De Luca sul fattaccio delle mascherine per il COVID-19: “Se dopo questa disponibilità arriva un camion di mascherine della nostra Asl e ce lo bloccano allora vuol dire che non ci siamo capiti, e in questo caso facciamo la guerra”.  Ora forse anche De Luca sostiene il nostro slogan: “Solidali sì, fessi no”!

https://www.meridem.org/coronavirus-solidarieta-e-non-regionalismo-differenziato/

Di Meridem

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