traffico illecito di rifiuti
Molte volte si è sentito parlare del traffico illecito di rifiuti, fenomeno che sembra a noi lontano o poco dannoso, ma che in realtà ci accompagnerà per decenni, compromettendo l’ambiente attorno a noi e la nostra catena alimentare. A questo si aggiunge quello della disinformazione, a cui hanno contribuito i mass media: in questi anni, infatti, hanno raccontato solo una parte della realtà, quella più comoda a orientare il pensiero dei più a ritenere tali reati ambientali un problema solo di certi luoghi, rendendo parte del Paese e del mondo immune da responsabilità o coinvolgimento personale, contribuendo così alla silenziosa compromissione della salubrità di tante aree geografiche.  Ecco perché noi meridionalisti da oggi vogliamo attraverso il  nostro sito portare l’attenzione sul fatto che tutta l’Italia è “terra dei fuochi ” — tutta l’Italia è “una discarica abusiva”.

Dati e dichiarazioni

Faremo periodicamente ricorso a dati e dichiarazioni sull’argomento per rendere partecipi i nostri lettori e sostenitori affinché ognuno, in qualsiasi luogo, si senta colpito e oltraggiato da questo fenomeno mortale causato da un connubio di favori, soldi e malaffare tra clan, imprenditori e politica di tantissime regioni italiane.
Ecco alcune dichiarazioni shock del pentito Nunzio Perrella, il quale ci spiega nei minimi dettagli la metodologia e alcuni luoghi degli sversamenti di rifiuti semplici e pericolosi in tutta Italia.

Prima il Nord

<<Al nord il business, illegale dei rifiuti ha messo radici prima, durante e dopo i Casalesi. Lo schema base è stato inventato qui. Prima le discariche abusive, poi gli smaltimenti illeciti, gli interramenti seriali sotto le strade, il girobolla, la trasformazione dell’identità di rifiuti nei centri di stoccaggio, il conferimento in discarica sotto mentite spoglie. Tutta farina del sacco padano, che si è trasformata in sacco del territorio.>>  È uno dei pilastri del “verbale informativo” di Nunzio Perrella.

La Camorra “impara” dagli industriali del Nord

In pratica i camorristi hanno preso lezione dai disinvolti imprenditori settentrionali. Quando le discariche di Veneto, Lombardia, Piemonte e Liguria si sono riempite oltre ogni limite, nasce il trasferimento dei rifiuti al Sud.

Con la camorra che capisce il business e lo cavalca. Il primo è stato appunto Perrella, che però impiega un anno a capire i meccanismi e, soprattutto a “entrare”. E per riuscirci ha bisogno di fare il Camorrista.  Diversamente il sistema sarebbe rimasto squisitamente industriale!

–a cura di Antonio Manfredonia

(L’autore è un militante meridionalista nato a Napoli nel 1989. Solo trasferendosi al Nord Italia, all’età di diciannove anni, inizia a guardare criticamente la situazione socio-economica della propria terra. Cerca di rispondere, attraverso una corretta informazione, i tanti interrogativi rimasti insoddisfatti, specialmente quelli legati alla sua emigrazione.)
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Approfondimento:  Il traffico illecito di rifiuti spiegato dai Carabinieri.

Di Meridem

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