Cashback oppure Crashback ?

Le cifre dell’operazione Cashback di Stato non ci piacciono per niente. Non ci piacciono nemmeno i criteri utilizzati per questa operazione, che sono soltanto finanziari e favoriscono in particolare due soggetti: i ricchi ed il nord.

I costi dei POS dei negozianti li penalizzano

Per avere un POS i negozianti pagano,  e spesso molte commissioni vengono applicate dalle banche anche sulle singole operazioni di piccolo importo. Su queste spese il Governo, come quelli precedenti, non mette bocca. Inoltre in un momento di profonda crisi del settore del commercio al dettaglio e della piccola impresa il governo ha penalizzato proprio loro, favorendo le grandi catene commerciali.  Infatti, spesso grandi gruppi finanziari sono anche i proprietari della Grande Distribuzione, e magari sono gli stessi gruppi che hanno azioni bancarie in quantità.

Il mega costo del Cashback viene pagato da tutti con le tasse

Il Cashback ci costa ben 4,75 Mld di Euro, stanziati soli per due anni di funzionamento. Questi soldi sono pagati come tasse da tutti i cittadini, compresi quelli che non hanno carte di credito e conti correnti. La cifra è abnorme, al punto che anche la BCE ha criticato l’enormità della spesa che il Governo ha stanziato con il fine di favorire l’uso del denaro elettronico.

Anche il Cashback favorisce il Nord

Dai dati ISTAT si rileva che la differenza di spesa tra Nordovest e Sud Italia è di ben 750 euro. A livello regionale poi la forbice tra nord e sud cresce ulteriormente: a Bolzano la spesa media è superiore di 1.500 euro rispetto a quella dei pugliesi.

Mentre gli introiti delle tasse diminuiscono si mette un’altra gabella

A causa degli effetti negativi provocati dal Coronavirus alla nostra economia, il nostro erario registra una contrazione del gettito tributario pari a 48 miliardi di euro, di cui oltre 7 a seguito della riduzione degli incassi dovuti alle attività di contrasto all’evasione fiscale.

Stato e Governo potevano salvare Whirlpool e Merid-Bulloni

Con parte di questi soldi si poteva costituire un Company pubblica-privata per rilevare l’ex stabilimento Whirlpool di Napoli e la Merid Bulloni di Castellammare di Stabia(NA), e con il resto dei soldi intervenire proprio per la piccola impresa.  Ma questi di Napoli sono lavoratori del Sud. I privilegiati sono quelli di Alitalia, dove i Governi buttano ogni anno centinaia di Milioni di Euro dei contribuenti senza fare una piega.

Alessandro Citarella – Segretario politico dei Meridionalisti