Hong Kong

Un milione e trecentomila abitanti ad Hong Kong stanno perdendo la loro autonomia e le libertà democratiche. Sono passati dalla padella alla brace quando sono andati via i colonizzatori inglesi lasciandoli in balia della Cina comunista.

I comunisti cinesi applicano nuove leggi repressive

Troppo diversa la condizione di società tra quella occidentale e quella finta dei comunisti cinesi. Una dittatura militare a tutti gli effetti. Come già  hanno fatto con altri paesi, vedi il Tibet ed anni prima parte della Mongolia, i comunisti cinesi non guardano in faccia nessuno e mentono senza remore.

Avevano promesso l’autonomia alla popolazione di Hong Kong.  Avevano promesso “un paese con due sistemi”. Oggi legiferano per dare l’ergastolo a chi vuole il rispetto della promessa fatta dal leader comunista cinese Deng Xiaoping, nell’ambito delle trattative tra Repubblica Popolare Cinese e Regno Unito che condussero al ritorno di Hong Kong sotto la sovranità cinese.

Complice silenzio del governo italiano

In tutto questo la politica estera del governo italiano è complice delle attività di devastazione commerciale e coloniale cinese. Il Governo tace e il ministro degli esteri, Luigi Di Maio, come abbiamo già scritto ed evidenziato anche in altre occasioni, tace e di fatto dà la mano in segno di ossequio ai governanti cinesi.

Stigmatizziamo il nanismo politico all’estero di questo governo, la sua propensione a fare affari, spesso a perdere, con i peggiori dittatori del globo.  Cosa dire del sostegno dato, anche a Bruxelles, ad un soggetto  come il presidente turco, Recep Tayyip Erdoğan?

I meridionalisti democratici per la difesa dell’autodeterminazione dei popoli

I meridionalisti democratici – federalisti europei, si ispirano ai principi della democrazia repubblicana, della libertà dell’individuo, dello stato di diritto e delle pari opportunità di tutti i cittadini. Ci ispiriamo al rispetto dell’ambiente e di tutte le specie animali, all’autodeterminazione dei popoli, nel pieno rispetto dei diritti dell’Uomo.  Sosteniamo in pieno la lotta della popolazione di Hong Kong contro la nuova legge sulla sicurezza messa in atto dai comunisti cinesi.

Pertanto, ci dissociamo dal comportamento di chi al governo ha messo in un sottoscala buio ed umido il diritti umani e le libertà dei popoli.

Alessandro Citarella

La polizia arresta un manifestante durante una protesta contro la violenza della polizia di Hong Kong, China 28 luglio 2019. REUTERS/Tyrone Siu