Auguri di Buona Pasqua a tutti, in particolare a chi vive nei nostri territori dell’ex Regno delle Due Sicilie. Auguri anche agli svariati milioni di emigrati (oltre 25 milioni conteggiati dalla unificazione armata d’Italia) e ad ogni altra persona. Siamo vicini a quelle persone che soffrono le mancanze materiali e che in genere sono le più sensibili.

Aumentano le guerre dei dittatori

Siamo in tempi di guerre, che vengono fatte con le armi ed  il denaro. L’uso sbagliato di quest’ultimo, provocato dai cattivi comportamenti umani, ha portato altra povertà ai poveri facendoli aumentare anche di numero, e maggiore ricchezza ai ricchi.  Ci sono quasi 30 conflitti dichiarati in questo momento nel mondo e troppa ipocrisia dimostrata senza vergogna dai governanti. Le guerre le vuole l’egoismo dell’uomo e il suo smisurato ego, che viene riproposto nei comportamenti economici, finanziari, razziali ed anche religiosi. L’equazione è sempre la stessa, ovvero se c’è uno che vive nel benessere tanti altri vivranno nel disagio.

La fine dell’egoismo dei ricchi può togliere le sofferenze ai poveri

Se ci pensiamo bene, e se l’uomo ponesse davvero il motto “Non esiste una via per la pace, la Pace è la Via” davanti ad ogni attività di relazione, non avremmo  la sopraffazione sul vicino o sul prossimo. Sarebbero finiti l’imperialismo, il colonialismo militare, culturale ed economico. Semplicemente  non ci sarebbe più chi fa il bagno in piscina all’ultimo piano di un costoso hotel in una megalopoli mentre altrove c’è chi a 10 anni scava con le mani nella terra il minerale che serve ai nostri cellulari e poi deve andare a prendere l’acqua in un secchio a molta distanza dalla baracca dove abita.

Il costo delle armi renderebbe il Pianeta un Eden pacifico

Per la prima volta, con l’avvio della guerra in Ucraina, il mondo ha speso oltre 2000 Miliardi di Dollari in armi in soli12 mesi. 

Tutto questo è possibile grazie al disinteresse individuale delle persone verso i propri rappresentanti politici e al disimpegno verso gli interessi collettivi sia della propria comunità che a quella più allargata che ci coinvolge tutti. I governanti potrebbero indirizzare diversamente gli stili di vita che abbiamo, facendo in modo da cambiare l’impiego del denaro, con un uso pacifico e costruttivo, non distruttivo e basato sulla legge del più forte e le costrizioni violente.

Il Sud peggiora ancora

Anche quest’anno ascoltiamo le litanie ed i buoni propositi di tutti verso il sud, verso le aree che erano il nostro Stato Sovrano. A queste litanie, le più forti sono degli eletti a casa nostra, fanno però riscontro l’aumento dell’emigrazione, non solo giovanile ma di intere famiglie, l’impoverimento, la deindustrializzazione, la sparizione dei Diritti più elementari. Un Apartheid oramai visibile anche all’estero ma a cui non si mette rimedio in alcun modo. E’ orribile anche il motto ” se il Sud va meglio va meglio anche l’Italia “. Visto che il Sud salva l’Italia da 162 anni, non sarebbe la volta buona che l’Italia facesse in modo da restituire almeno la parità economica ai Meridionali lasciandoli poi fare da soli senza speculare con le loro Banche, con le loro aziende e con i loro Proposte ? Cominciassero a lasciarci i giovani, così da far restare anche le loro famiglie dando così un futuro alle nostre terre. Sarebbe un segnale di svolta anche per il resto del “Paese” o della “Nazione”. Così chiamano questo Stato di Apartheid i politici che ci governano.

Ricordiamo però a tutti che i peggiori  sono quelli eletti qui da noi, specialmente quelli che vivono lontano dal Sud.

Il pensiero e l’azione pacifista sono anche i nostri

Anche quest’anno approfittiamo di questo giorno per ricordare il principio che riteniamo fondamentale nelle relazioni e che serve davvero a non fare guerre. Lo riproponiamo con le parole del Dalai Lama, capo spirituale del Tibet occupato (stato da noi riconosciuto), che è in esilio dal 1959 per l’ingordigia di altri dittatori, quelli al governo dello stato cinese: “Non esiste una via per la pace, la Pace è la Via”.

Buona Pasqua a tutti dai Meridionalisti.

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