Il mondo meridionalista è rimasto spiazzato e scottato dall’alleanza fra Movimento 5 Stelle e Lega Nord. Crepe insanabili si sono aperte al suo interno. C’è chi ha chiesto con fermezza ai grillini di non andare avanti nell’abbraccio mortale con Salvini.  C’è invece chi ha visto e vede di buon occhio il governo giallo-verde e persino Salvini. Questi ultimi concordano con Salvini che i principali problemi sono gli immigrati, l’Euro e l’Europa.

Insomma, il virus sovranista in salsa razzista ha infettato anche i meridionalisti. Forse il movimento potrà finalmente espellere dal suo corpo la parte più tossica e razzista.  Di conseguenza, sarà maggiore la coesione su temi concreti, quelli realmente condivisi che mirano al riscatto e al rilancio del Sud.

Immigrazione e sud

Dare la colpa agli immigrati per la disoccupazione che affligge i nostri territori è utile per distrarci dalle colpe dello Stato italiano. E’ dal 1861 che l’Italia, nelle sue varie forme di governo, attua politiche coloniali nei confronti del Sud. Ormai sono tanti gli studi che dimostrano che dal 1861 ad oggi si è creata una forbice fra le condizioni di sviluppo del Nord e quelle del Sud, a danno di quest’ultimo. Come conseguenza, è dal 1890 che la nostra gente continua ad emigrare in ondate successive. Ormai ci sono più meridionali all’estero che al Sud. Che c’entrano i nuovi immigrati con quello che l’Italia ha fatto al Sud per 158 anni?

Intanto, Salvini fa breccia non solo fra i meridionali ma anche fra i meridionalisti, predicando politiche forti nei confronti degli immigrati e dell’Europa. Fa “l’uomo forte”, manca solo il cavallo bianco e la sciabola.

L’avanzata del Movimento 5 Stelle a Sud

L’avanzata del Movimento 5 Stelle a Sud era stata vista con grande piacere da tanti meridionalisti perché al suo interno c’erano molti compagni di lotte territoriali.

I 5 Stelle nell’anno precedente alle elezioni avevano appoggiato temi cari ai meridionalisti, come la rivisitazione della storia. Appelli per ricordare i martiri meridionali dell’Unità d’Italia, quelli massacrati dai Bersaglieri, avevano trovato tanta stima e rispetto fra gli attivisti meridionalisti. Il successo del 4 marzo aveva dipinto un’Italia meridionale totalmente “gialla” seguendo i confini nazionali dello Stato delle Due Sicilie.

governo giallo-verde nostra controparte

I 5 Stelle a Sud avevano trovato terreno fertile perché si sono sempre posti coerentemente come paladini contro la mala politica rappresentata dai partiti nazionali. La denuncia costante dei grillini contro i poteri marci annidati nel tessuto politico meridionale li ha posti come reale alternativa ai partiti italiani.

Il ruolo deleterio del PD nel Mezzogiorno

Il clientelismo attuato dal PD nel Mezzogiorno, come quello dei partiti della Prima Repubblica, è stato totalmente deleterio.  Ha danneggiato non solo l’economia del Sud ma anche la mente e lo spirito delle masse meridionali.  Il Sud aveva eletto governatori del PD in quasi tutte le sue regioni.  Si sperava nella loro unità per obbligare Roma ad intervenire per lo sviluppo del Sud.  Invece, il Sud si è ritrovato  una classe dirigente asservita a Matteo Renzi. I governatori del Sud hanno preferito rapportarsi direttamente e individualmente con il Ras toscano piuttosto che fare squadra. Meridionalmente divisi, un po’ come sempre.

La lotta dei meridionalisti continua

Il movimento meridionalista oggi lavora per unire le sue componenti più rappresentative.  Sono quelle che non si sono lasciate demoralizzare né dall’abbraccio mortale dei grillini con i leghisti né dalle simpatie che Salvini riscuote a Sud. I meridionalisti presenti nei movimenti che lottano sui grandi temi vanno coordinati per garantire la necessaria sinergia territoriale.  Si lotta per il lavoro, per la sanità, per l’acqua bene comune, per l’ambiente, contro le trivellazioni, per l’attuazione dei progetti infrastrutturali europei per il Sud, per la creazione di una macroregione, e così via. E’ necessario unire trasversalmente i militanti che portano avanti queste lotte. Questo è il compito dei meridionalisti, indipendentemente da quello che succederà a Roma.

Il Governo giallo-verde è la nostra controparte

Grillini e leghisti oggi sono al governo dello Stato nazionale italiano. E’ lo stesso Stato che applica politiche coloniali da 157 anni nei confronti dei nostri territori. Loro sono la nostra controparte e noi siamo i meridionalisti. E’ fondamentale non dimenticarlo mai.  Tony Quattrone